Scarpe antinfortunistiche: Chi le paga? Tutto quello che devi sapere.

Le scarpe antinfortunistiche sono dispositivi di protezione essenziali per garantire la sicurezza sul lavoro. Tuttavia, c’è ancora confusione su chi debba sostenere i costi per il loro acquisto: spettano al datore di lavoro o al lavoratore? Scopriamo cosa prevede la normativa vigente e quali sono i principali obblighi.

Il datore di lavoro è responsabile dell’acquisto delle scarpe antinfortunistiche

Secondo le normative in materia di sicurezza sul lavoro, il datore di lavoro è responsabile di fornire le scarpe antinfortunistiche a tutti i dipendenti che ne hanno bisogno per svolgere le proprie mansioni in sicurezza. Questo obbligo è sancito dal D.Lgs. 81/08, che prevede che ogni DPI sia scelto, acquistato e fornito dall’azienda in base a un’attenta valutazione dei rischi presenti sul posto di lavoro.

Nello specifico, il datore di lavoro deve:

1. Valutare i rischi: Analizzare i rischi non eliminabili e stabilire i requisiti di sicurezza necessari per le scarpe da lavoro.
2. Scegliere scarpe adeguate al rischio: Le scarpe devono offrire un livello di protezione commisurato ai rischi individuati, tenendo conto delle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e della frequenza di esposizione.
3. Adattarsi a eventuali cambiamenti: Se ci sono variazioni nelle mansioni o nelle condizioni di lavoro, il datore di lavoro deve rivedere la scelta delle scarpe, aggiornandola quando necessario.

Eccezioni: scarpe speciali e adattamenti per problemi di salute

Esistono casi particolari in cui un lavoratore potrebbe avere bisogno di scarpe specifiche o di adattamenti, come un plantare ortopedico, per esigenze di salute. In questi casi, il datore di lavoro è tenuto a coprire anche i costi per queste modifiche. Se, ad esempio, un lavoratore ha bisogno di un plantare personalizzato per indossare le scarpe da lavoro senza disagi, il datore di lavoro dovrebbe coprire questa spesa. Questo perché il plantare è considerato un accessorio del DPI che garantisce la sicurezza e il comfort del lavoratore.

Obblighi del datore di lavoro sulle scarpe antinfortunistiche

Oltre all’acquisto, il datore di lavoro ha ulteriori obblighi che riguardano la gestione delle scarpe antinfortunistiche:

1. Manutenzione e sostituzione: Il datore di lavoro deve garantire che le scarpe siano in buono stato e sostituirle in caso di usura o danneggiamento, evitando che i lavoratori continuino a usare calzature non sicure. È importante sapere quanto durano le scarpe antinfortunistiche per programmare una sostituzione tempestiva ed evitare rischi derivanti dall’usura.
2. Igiene e cura: Deve assicurarsi che le scarpe siano utilizzate esclusivamente per il lavoro e che siano mantenute pulite e in condizioni igieniche adeguate. Per farlo, è utile seguire una guida su come lavare le scarpe antinfortunistiche in modo corretto, preservandone la funzionalità e la durata. L’uso delle scarpe antinfortunistiche in ambienti non lavorativi, ad esempio, è sconsigliato poiché potrebbe comprometterne la qualità e la durata.
3. Uso personale delle scarpe: Le scarpe antinfortunistiche devono essere ad uso esclusivo del lavoratore a cui sono assegnate. Permettere l’uso condiviso delle calzature può ridurne l’efficacia, causando usura accelerata e perdita di comodità.
4. Informazione e formazione: Il datore di lavoro ha anche il compito di informare i lavoratori sui rischi da cui le scarpe antinfortunistiche li proteggono e sulle modalità corrette di utilizzo.

Responsabilità del lavoratore per l’uso delle scarpe antinfortunistiche

I lavoratori, dal canto loro, hanno il dovere di utilizzare le scarpe fornite secondo le istruzioni ricevute durante la formazione. Sono inoltre responsabili di:

• Mantenere le scarpe pulite: L’igiene delle calzature non solo contribuisce alla loro durata, ma garantisce anche un comfort maggiore.
• Segnalare problemi: Devono informare il datore di lavoro in caso di difetti o usura delle scarpe, affinché si possa intervenire tempestivamente.
• Non modificare le scarpe autonomamente: Le scarpe antinfortunistiche sono studiate per garantire una protezione specifica. Qualsiasi modifica non autorizzata potrebbe compromettere la sicurezza.

Conclusioni: Chi deve pagare le scarpe da lavoro?

In sintesi, il datore di lavoro è obbligato a fornire e pagare le scarpe da lavoro idonee, assicurandosi che rispettino le normative di sicurezza e le esigenze specifiche dei lavoratori. Questo obbligo si estende anche a eventuali adattamenti necessari per problemi di salute, come l’uso di plantari, a condizione che questi siano necessari per svolgere le mansioni in sicurezza.

FAQ- Domande Frequenti

1. Cosa succede se un lavoratore ha bisogno di scarpe specifiche per motivi di salute?

Se un lavoratore necessita di scarpe speciali o di accessori come plantari per motivi di salute, il datore di lavoro deve coprire anche questi costi, purché siano necessari per garantire una protezione adeguata.

2. Il lavoratore può scegliere autonomamente il modello di scarpe da lavoro?

In generale, la scelta delle scarpe da lavoro è compito del datore di lavoro, che deve selezionare modelli adeguati ai rischi specifici. Tuttavia, in presenza di esigenze particolari del lavoratore, il datore può fornire scarpe personalizzate.

3. Quanto spesso devono essere sostituite le scarpe antinfortunistiche?

La frequenza di sostituzione dipende dall’usura delle scarpe e dalle condizioni di lavoro. In ogni caso, il datore di lavoro è tenuto a sostituire le scarpe non appena mostrano segni di deterioramento.

4. Il lavoratore può usare le scarpe antinfortunistiche anche fuori dal lavoro?

No, le scarpe antinfortunistiche sono destinate esclusivamente all’uso sul lavoro. L’utilizzo in altri contesti potrebbe comprometterne la sicurezza e l’integrità.

5. Esistono sanzioni per il datore di lavoro se non fornisce le scarpe da lavoro?

Sì, il datore di lavoro può incorrere in sanzioni se non rispetta gli obblighi di fornitura dei DPI necessari, inclusi i dispositivi specifici come le scarpe antinfortunistiche, mettendo a rischio la sicurezza del lavoratore.

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