Puntali scarpe antinfortunistiche: guida alla protezione del piede sul lavoro
Scopri perché i puntali per scarpe antinfortunistiche sono fondamentali per la sicurezza sul lavoro e quale materiale scegliere in base alle tue esigenze.

Perché il puntale è fondamentale
Le scarpe antinfortunistiche con puntali di protezione sono dispositivi essenziali in moltissimi contesti lavorativi. I puntali per scarpe antinfortunistiche rappresentano la prima barriera di difesa per le dita dei piedi contro urti, cadute accidentali e schiacciamenti. La loro presenza non è opzionale, ma spesso obbligatoria secondo le normative vigenti, come la EN ISO 20345.
Ma cosa rende davvero i puntali per scarpe antinfortunistiche così cruciali?
Cos’è un puntale per scarpe antinfortunistiche e a cosa serve?
Il puntale di protezione è l’elemento rinforzato inserito nella parte anteriore della scarpa antinfortunistica. La sua funzione è semplice ma vitale: proteggere le dita da impatti accidentali e schiacciamenti. Secondo la normativa EN ISO 20345, un puntale deve resistere a un’energia d’urto fino a 200 joule. Questo significa che può resistere, ad esempio, alla caduta di un peso di circa 20 kg da un’altezza di 1 metro senza compromettere l’integrità del piede.
Il suo utilizzo è obbligatorio in molti ambienti professionali, e rappresenta uno degli elementi principali per la classificazione e certificazione di una calzatura come “antinfortunistica”.
Il puntale non è quindi solo un componente aggiuntivo: è un elemento funzionale che può cambiare drasticamente il livello di sicurezza percepita e reale sul lavoro. Oggi ne esistono diverse tipologie, ognuna pensata per soddisfare esigenze differenti, anche in termini di comfort, peso e flessibilità.
Tipologie di puntali per scarpe antinfortunistiche: confronto tra materiali
Nel corso degli anni, l’evoluzione dei materiali e della tecnologia ha portato allo sviluppo di diverse tipologie di puntali antinfortunistici, che si distinguono per materiale di costruzione, peso, caratteristiche tecniche e comfort. Non esiste una soluzione “migliore in assoluto”: la scelta deve basarsi sul tipo di attività svolta, sui rischi presenti e sulle preferenze dell’utilizzatore.
La scelta del puntale giusto dipende dal tipo di attività, dall’ambiente di lavoro e dal comfort richiesto. Esistono tre principali tipologie di puntali:
Puntale in Acciaio
È il tipo di puntale più classico, largamente utilizzato soprattutto nelle calzature da lavoro prodotte fino a qualche anno fa.
- Vantaggi: massima resistenza meccanica, elevata protezione da urti e schiacciamenti.
- Svantaggi: peso elevato, non isola ma trasmette caldo/freddo, rilevabile dai metal detector, non adatto ad ambienti ATEX.
- Ideale per: edilizia pesante, industria meccanica, cantieri.
Puntale in Alluminio
Alternativa più leggera all’acciaio, l’alluminio è un metallo altrettanto resistente ma molto più leggero, rendendolo ideale per calzature più versatili e confortevoli.
- Vantaggi: leggero rispetto all’acciaio, buona resistenza, confortevole per utilizzo prolungato
- Svantaggi: meno isolante termicamente, comunque rilevabile dai metal detector
- Ideale per: logistica, automotive, trasporto merci, automotive e magazzini.
Puntale Composito
Il puntale composito è l’ultima frontiera in termini di protezione e leggerezza. È realizzato in materiali non metallici come fibra di vetro, fibra di carbonio, kevlar o resine termoplastiche rinforzate.
- Vantaggi: molto leggero, amagnetico, non conduce elettricità o calore, non interferisce con strumenti elettronici o di rilevamento, resistente a sostanze chimiche e agenti atmosferici, ottimo comfort.
- Svantaggi: può essere meno economico, sensibilità maggiore a urti estremi in confronto ai metalli (in base al materiale composito usato).
- Ideale per: ambienti ATEX, ambienti sensibili, settori elettronici, uso prolungato
Cosa Significa “Puntale Composito” di una scarpa antinfortunistica?
Quando si parla di puntale composito, si fa riferimento a una protezione realizzata con materiali non metallici come fibra di vetro, carbonio o kevlar. In generale le scarpe con puntale composito sono più leggere, ergonomiche e adatte a un uso prolungato. Sono spesso utilizzate da elettricisti, tecnici, operai di produzione e personale che necessita di sicurezza senza sacrificare la leggerezza e la mobilità.
Normative e Certificazioni: EN ISO 20345, EN ISO 20347, EN ISO 20349
La normativa in materia di dispositivi di protezione individuale ha stabilito standard precisi per classificare e certificare le scarpe da lavoro in base alle loro caratteristiche protettive. Quando si parla di puntale, la distinzione principale è tra le calzature che lo includono obbligatoriamente (EN 20345), quelle che non lo prevedono (EN 20347), e quelle progettate per ambiti ad altissimo rischio specifico (EN 20349).
EN ISO 20345
È la certificazione più importante e riconosciuta a livello europeo per le scarpe antinfortunistiche. Secondo questa norma, tutte le scarpe che la rispettano devono essere dotate di puntale protettivo in grado di resistere a un impatto di 200 joule e a una compressione di 15 kN. Le calzature conformi alla EN 20345 sono progettate per contesti lavorativi dove esistono rischi concreti per l’integrità fisica del piede, e includono altre proprietà aggiuntive come:
- resistenza allo scivolamento (SRC),
- proprietà antistatiche (A),
- assorbimento di energia nel tallone (E),
- resistenza all’acqua e a idrocarburi (WR, FO),
- presenza di lamina antiperforazione (P).
In sostanza, qualsiasi scarpa dotata di puntale certificato per uso professionale deve rispettare questa norma.
Questa norma regola anche
EN ISO 20347
Questa certificazione riguarda invece le scarpe da lavoro senza puntale, pensate per professioni che non comportano un rischio diretto di impatto sul piede, ma che richiedono comunque caratteristiche protettive come:
- antiscivolo,
- comfort prolungato,
- resistenza all’usura,
- igiene,
- protezione da liquidi o contaminazioni leggere.
Sono tipicamente utilizzate in ambito sanitario, alimentare, ristorazione, cleaning professionale e in ambienti dove è necessario muoversi velocemente e in sicurezza, ma senza l’obbligo di una protezione “da cantiere”.
EN ISO 20349
È la norma più avanzata e specialistica, rivolta a contesti di lavoro con rischio di proiezione di metalli fusi, alte temperature, scintille o calore radiante. Questa normativa è pensata per categorie professionali molto specifiche, tra cui:
- saldatori,
- operatori di fonderia,
- tecnici metallurgici,
- lavoratori del comparto termico.
Le calzature certificate EN 20349 devono possedere una combinazione di protezioni estremamente elevata: puntale + lamina + suola resistente al calore diretto + tomaia ignifuga + materiali anti-taglio e anti-proiezione. Sono quindi prodotti ad altissima tecnologia e specializzazione, difficilmente richiesti in settori generalisti.
Ricapitolando:
- EN ISO 20345: obbligo di puntale, resistenza a impatto 200J
- EN ISO 20347: scarpe da lavoro senza puntale, per lavori a basso rischio
- EN ISO 20349: per saldatori e operatori a rischio metalli fusi, con protezioni avanzate
Come scegliere il puntale giusto per la tua scarpa antinfortunistica?
La scelta del puntale non dovrebbe basarsi solo sulla resistenza, ma anche su fattori come:
- Tipo di lavoro
- Durata dell’utilizzo quotidiano
- Esigenze di comfort
- Presenza di metal detector
- Condizioni ambientali (caldo, freddo, umidità)
Quando scegliere un puntale composito?
La scelta del tipo di puntale dipende dal contesto lavorativo. Il puntale composito è indicato per chi ha bisogno di protezione senza rinunciare alla leggerezza: elettricisti, operatori di linea, personale tecnico. Non interferisce con dispositivi elettronici, è adatto anche agli ambienti con metal detector e garantisce comfort per chi passa molte ore in piedi.
Concludendo, i puntali per scarpe antinfortunistiche sono dei componenti essenziali per la sicurezza del piede in ambito lavorativo. Conoscere le differenze tra i vari materiali, le normative di riferimento e le caratteristiche tecniche permette di scegliere la calzatura più adatta al proprio contesto professionale. Investire nella scarpa giusta significa prevenire infortuni e lavorare in sicurezza, ogni giorno.
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